La pietra naturale e sinterizzata

La pietra naturale e sinterizzata

LA PIETRA NATURALE E SINTERIZZATA

LA PIETRA NATURALE

Oggi la pietra come materiale da costruzione, non è più adoperata come elemento strutturale portante, bensì trova il suo campo di applicazione nei tamponamenti, nei rifacimenti di pavimentazioni interne ed esterne, rivestimenti esterni al costruito, recinzioni, giardini, restauri ecc… Questo tipo di materiale, varia per consistenza e colore, al variare del luogo dove si estrae, questo dipende dalle caratteristiche geologiche del terreno e dagli ossidi che ha incorporato nel tempo. Per esempio un marmo coltivato in Piemonte, ha caratteristiche ben diverse rispetto a quello coltivato in Toscana pur riferendoci sempre allo stesso tipo materiale ecc… Tuttavia, sarebbe opportuno o doveroso qualora il P.R.G. lo prevedesse, adoperare in una determinata costruzione (rivestimenti esterni e pavimentazioni), la tipologia di pietra tipica del luogo, riservando magari gli altri applicativi tipologici, alle aree di minor impatto ambientale, quali ad esempio giardini privati, pavimentazioni interne al costruito ecc…

In edilizia, le suddette tipologie di roccia vengono, lavorate per diverse finalità, fra le più importanti troviamo:

1) in lastre di diversa misura e spessore, per la realizzazione di pavimentazioni interne ed esterne, camminamenti, rivestimenti e palizzate.

2) in blocchetti di diversa misura e spessore per la realizzazione di tamponamenti, pavimentazioni stradali, gradini, gradoni, muretti, cordoli e recinzioni.

3) in granulati, ciottoli, pietre decorative e monoliti di diversa pezzatura.

Sul mercato le possiamo trovare con diverse finiture, asseconda della tipologia di pietra e dall’uso che se ne deve fare: 1) naturale 2) anticata 3) fiammata 4) bocciardata 5) spazzolata 6) graffiata.

Tra le più famose e pregiate tipologie di pietra, troviamo:

1) l’ardesia o pietra di lavagna: è una roccia metamorfica di tipo sedimentaria. Si tratta di una varietà di scisti calcareo-argillosi facilmente divisibili in lastre sottili, piane, leggere, impermeabili e resistenti agli agenti atmosferici. E’ una pietra di colore plumbeo-nerastra, che tende a schiarirsi dal momento dell’estrazione, raggiungendo una tonalità grigio chiaro.

2) il granito: è una delle rocce più abbondanti sulla superficie terrestre, si tratta di una roccia ignea intrusiva formata per la maggior parte da quarzo e miche. Il colore è molto variabile, lo si può trovare bianco, giallo, rosa, rosso, bruno e verde.

3) il marmo: Il marmo si forma attraverso un processo metamorfico da rocce sedimentarie, quali il calcare o la dolomia, che provoca una completa ricristallizzazione del carbonato di calcio. Può essere lavorato a forma di lastre piane, queste variano da uno spessore minimo di 1 cm. ad uno massimo di 30 cm.

4) la quarzite: è un tipo di roccia metamorfica, composta in netta prevalenza da quarzo. Le varietà più incolori, trasparenti, sono formate quasi esclusivamente da quarzo. Con ottime capacità meccaniche e resistenza agli agenti atmosferici trova impiego in edilizia.

5) l’arenaria: se intesa come materiale lapideo è una roccia sedimentaria composta di granuli dalle dimensioni medie della sabbia. I granuli possono avere varia composizione mineralogica, in funzione dell’area di provenienza. Tra i granuli più resistenti all’abrasione e all’alterazione chimica, comunemente abbondano quelli di quarzo, minerale che proprio per la sua resistenza, è uno dei costituenti più comuni di queste rocce. Il trasporto dei sedimenti sabbiosi è dovuto all’azione del vento in ambiente subaereo, o all’azione di correnti d’acqua nei fiumi, nei laghi e nei mari.

6) il basalto: è una roccia ignea che può presentarsi con un aspetto che va dal porfirico, al microcristallino o vetroso. Esso proviene da un magma solidificatosi velocemente a contatto dell’aria o dell’acqua ed è la principale roccia costituente la parte superiore della crosta oceanica.

7) il travertino: è una roccia sedimentaria calcarea. Essendo una pietra molto porosa, il suo colore dipende dagli ossidi che ha incorporato nel tempo, pertanto la sua colorazione naturale va dal bianco latte, al noce e attraverso varie sfumature dal giallo al rosso. In generale, comunque, il travertino è una pietra robusta e docile, utilizzabile dai pavimenti ai rivestimenti sia esterni che interni, e anche, in alcuni casi, per la scultura.

8) il calcare: è una roccia sedimentaria il cui componente principale è rappresentato dal minerale calcite. I giacimenti di calcare, quindi il minerale stesso, sono più o meno compenetrati da impurità argillose o quarzitiche. La calcite è un minerale spesso accoppiato alla dolomite. Fra i numerosissimi utilizzi del calcare (in pezzatura e miscela diverse come pietrame, pietrisco o sabbia) ricordiamo le costruzioni stradali, la produzione di calcestruzzo, nell’industria dell’acciaio, della chimica e del cemento. Tuttavia il mercato offre anche delle tipologie di roccia calcare più pregiate, come il perlato di Trani, l’aurisina chiara e fiorita, rosso di Francia ecc…

9) il porfido: è una roccia ignea, la cui composizione mineralogica può essere molto varia. Pertanto si usa aggiungere il nome di un minerale o della corrispondente roccia intrusiva o effusiva come suffisso; ad esempio porfido quarzifero, porfido granitico, porfido sienitico ecc… Questo tipo di pietra, viene spesso utilizzata in edilizia per applicazioni esterne, poiché è molto resistente sia al forte freddo sia a temperature decisamente elevate.

LA PIETRA SINTERIZZATA

L’Italia costituisce, come è noto, un paese di antichissime tradizioni estrattive nel settore dei lapidei da taglio. Si colloca al primo posto in ambito mondiale, con particolare riferimento alla coltivazione dei marmi,  calcari da taglio ed ai travertini. Mentre per i graniti, altri paesi detengono il primato di produzione. Oggi sia perché il mercato produttivo nazionale, non riesce a soddisfare una domanda estera sempre più in crescita e sia per i molteplici vincoli paesaggistici, la pietra sinterizzata rappresenta una valida alternativa alla pietra naturale.

La pietra ricostruita o sinterizzata è un materiale che viene realizzato artificialmente ma con elementi naturali e quindi riciclabili. In seguito ad un’attenta analisi della composizione del materiale originale, il ciclo produttivo si prefigge l’obbiettivo di raggiungere una somiglianza pressoché perfetta con la pietra naturale, facendo della pietra sinterizzata una valida alternativa.

In particolare, la pietra sinterizzata, vuole innanzitutto riprodurre gli spaccati di pietra naturale. Lo studio principale effettuato dalle aziende produttrici, riguarda proprio l’analisi della composizione e delle colorazioni, che presentano le pietre naturali. Una volta individuata la pigmentazione della tipologia di pietra da imitare, se ne preleva un campione, in modo tale da poter realizzare l’impasto artificiale. L’impasto è composto da una speciale miscela di minerali naturali, selezionati per caratteristiche e qualità. Compattati ed uniti mediante un processo che non richiede l’uso di resine e leganti chimici, denominato processo di sinterizzazione.

LA SINTERIZZAZIONE

Il processo di sinterizzazione è un processo che imita in un certo senso quello naturale, con riferimento alle rocce metamorfiche, dove il fattore temperatura riveste un ruolo fondamentale. Consiste, nel portare la miscela di minerali naturali ad una temperatura elevata, ma inferiore a quella di fusione del materiale stesso, ottenendo così la saldatura delle medesime particelle. La superficie ottenuta ha pressoché dimensioni di 3,00 m. x 1,50 m., riuscendo a raggiungere anche spessori molto ridotti. La pietra sinterizzata si caratterizza, per l’estrema resistenza ai graffi, alle alte temperature, agli agenti chimici ed ai raggi UV,. Possiede un’elevata capacità di resistere alle macchie, un grado di assorbimento quasi nullo ed una notevole resistenza meccanica. Trova il suo campo d’applicazione nel settore edile: per la realizzazione di pavimentazioni, rivestimenti interni ed esterni, facciate ventilate e piscine. Nell’arredamento: per la realizzazione di cucine e w.c., ed in particolare, piani d’appoggio lavabi ecc…

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